Il Disturbo dello Spettro Autistico è una patologia multifattoriale che interessa le funzioni neuropsicologiche non solo in modo negativo e deficitario -neurodisabilità-, ma anche particolare, diverso -neurodiversità-. I bambini presentano uno sviluppo atipico e/o posticipato di funzioni psichiche e del loro substrato neurobiologico, tanto che anche senza terapia si modificano. Inoltre sono caratterizzati da una grande eterogeneità, nonostante siano definiti da un particolare pattern di comportamento: si osserva infatti variabilità tra i vari bambini con tale disturbo; nel comportamento dello stesso bambino nei vari contesti e nel corso del tempo; concordanza di alcuni sintomi con altri disturbi dello sviluppo.
Cos’è la Terapia Early Start Denver Model (ESDM)?
Il modello ESDM viene definito come un intervento naturalistico, evolutivo e comportamentale. Si avvale dei principi comportamentali ABA, a partire dalla sequenza A-B-C. Ogni abilità viene insegnata quindi attraverso la Concatenazione e i vari prompts adottati per aiutare il bambino a raggiungere uno step vengono ridotti con il fading in modo che l’abilità appresa diventi essa stessa l’antecedente per lo step successivo. La caratteristica fondamentale di questo tipo di intervento è che si segue sempre l’interesse del bambino e il primo step da cui si parte per il raggiungimento dell’obiettivo è sempre presente nel suo repertorio. Da qui si sviluppano i passaggi successivi che prevedono l’erogazione del prompt meno invasivo possibile.
In quale setting si effettua il trattamento (ESDM)?
Il trattamento ESDM può essere svolto anche a casa e in gruppo e ciò permette di generalizzare le competenze acquisite nell’intervento individuale all’interno del setting terapeutico. Le famiglie, in particolare, vengono coinvolte attivamente nel processo di programmazione dell’intervento e di definizione degli obiettivi, che verranno perseguiti insieme all’equipe multidisciplinare.
Cos’è la terapia mediata dai genitori-cooperativa (TMG-C)?
La terapia coinvolge il professionista, la coppia genitoriale e il bambino. L’obiettivo è quello di fornire informazioni e trasferire abilità specifiche per promuovere l’intervento sui sintomi core (comunicazione, socializzazione, imitazione e gioco). In questo tipo di intervento l’agente attivo è quindi il genitore, non il bambino.
La terapia proposta prevede un intervento che usa la relazione e non sulla relazione.
Come obiettivo si pone di promuovere lo stile interattivo del genitore al fine di sollecitare l’emergere delle competenze sociocomunicative del bambino. Il lavoro tiene conto sia del livello evolutivo del bambino sia dello stile interattivo dei genitori.